1981 – 1995
La crescita del San Raffaele
come Istituto Scientifico
Sono avviati i lavori per la costruzione del DIMER per la Medicina Riabilitativa.
Viene aperto il terzo lotto (oggi settore C).
L’Ospedale San Raffaele acquisisce la ex Casa di Cura di Ville Turro (oggi San Raffaele Turro) e avvia le opere di ristrutturazione e adeguamento secondo normativa per l’accreditamento. Nello stesso anno viene Inaugurato e aperto il Di.Me.R (Dipartimento di Medicina Riabilitativa).
Viene creato il Dipartimento di Scienze Neuropsichiche a San Raffaele Turro. Già dal 1982, presentando il corso “Medicina e Scienze Umane” don Luigi auspicava una modernizzazione della didattica medica integrando il corso di laurea in medicina con le scienze umanistiche. Seguirono nei successivi anni gli incontri, patrocinati dal “Corriere Medico (Corriere della Sera) finche si arrivò nel 1988 a indire un “ Colluquium” esteso a rappresentanti di altre religioni sul tema della vita, della malattia e della morte. Come risultato della continua attenzione verso i temi della bioetica il San Raffaele fu tra i primi ospedali in Italia a promuovere un Comitato etico che si occupasse delle delicate implicazioni della ricerca applicata all’ammalato. Sempre nello stesso anno la Fondazione acquisisce e crea una rete di centri-satellite dislocati nel centro di Milano. Oggi sono i punti RAF Resnati e Respighi, e il punto Raf a San Donato.
Nell’attuale palazzina A di SR Turro è creato il Centro San Luigi Gonzaga per l’assistenza e la ricerca sui pazienti affetti da AIDS, uno dei primi in Italia e vengono chiamati ricercatori di chiara fama a lavorarvi. Viene aperto nell’attuale lotto Q strutturato per diventare un centro integrato per la cura delle patologie cardiologiche e circolatorie e il centro Trapianti Multiorgano. Nel 1991 è inaugurato il DIBIT1, con 40.000 mq. uno dei più grandi centri privati di ricerca di base in Italia e, nel 1992, viene creato il Parco Scientifico Biomedico San Raffaele in collaborazione con le maggiori Istituzioni scientifico-didattiche del Paese, con gli enti finanziari e con i laboratori di ricerca delle principali ditte farmaceutiche, stipulando convenzioni con primarie strutture universitarie e di ricerca italiane e straniere, coinvolgendo strutture farmaceutiche di rilevanza internazionale. Il DIBIT (Dipartimento di Biotecnologie) diventa noto in tutto il mondo per le oltre 80 linee di ricerca (genomica e proteomica) e per circa 300 scienziati impegnati nella ricerca di base nei principali campi dalla terapia genica dei tumori, alla sclerosi multipla, alla distrofia muscolare, sulle cause del diabete, per i trapianto d’organo e il trapianto di isole pancreatiche e il trapianto di midollo osseo.
E’ creato il San Raffaele Biomedical Science Park, dove si sviluppano ricerche nel campo della terapia genetica, delle cellule staminali, della cura di malattie da immunodeficienza e neurodegenerative, della proteomica, della bioinformatica e della biologia molecolare.